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Risale a due anni fa la richiesta di intervento immediato del consigliere Tassi sul il problema della dispersione idrica, non solo dal punto di vista dei costi, ma anche guardando alla incombente crisi climatica che metteva a rischio la stessa disponibilità dell’acqua. Ora non è più Consigliere, non può chiedere di convocare Acqualatina per dire in commissione ambiente se ha almeno completato la mappa della rete idrica nel 2021. Chi oggi rappresenta la città in Consiglio Comunale ha il dovere di farlo e di chiedere al Sindaco quali azioni sono state effettivamente fatte dall’amministrazione Coletta oltre ad approvare gli aumenti delle tariffe.

Se da una parte l’aumento dei costi generalizzato a causa di guerra e Covid coinvolge anche i costi di gestione dell’acqua, dall’altra c’è una responsabilità politica evidente rispetto al controllo del contenimento degli sprechi della nostra rete idrica che disperde il 70% del Bene Comune Acqua ormai da anni.

Non si comprende, infatti, come mai in questi ultimi anni, nonostante ci siano stati cambiamenti politici importanti, nulla sia cambiato in termini di gestione di Acqualatina.

È stato verificato il completamento della mappatura dettagliata della rete idrica che doveva essere conclusa nel 2021?
Come viene effettuato il delicato compito di controllo da parte dell’ufficio della ATO4?
Esistono dei report dettagliati e con che frequenza vengono effettuati?
Cosa risulta dai report?

Questa politica deve ammettere il totale fallimento nella tutela del Bene Comune più prezioso: l’acqua.
Azione Latina

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